crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

sabato 13 settembre 2014

Impietosa, surreale nottata

La luna taglia a fettine la scrivania
come un pane casereccio filtrando
dalla veneziana e il riflesso sui tasti
è alibi per la mia imperizia crescente.

Un macaone color oro rulla i motori
sul bordo del bicchiere porta-matite
orrida ceramica cinese di mercatino.
Come accidenti sarà finito lì? Luna?

-tutto stasera recita il mio disagio
non scrivo righe decenti da tempo-

Le mani sono passate dallo sciopero
anarchico alla più completa dislessia
così smoccolo il poco tempo tiranno
che irride alle mie difficoltà presenti.

La risma di fogli Fabriano lì accanto
ha smesso di sperare in un amplesso
i colori sono spirati uno dopo l’altro
come i led di un computer asmatico.

Ora la falena dorata misura le pareti
apro le imposte al suo assolo regale.
Mentre litigo i tasti sogno acquerelli
per le lettere -neri insetti dispettosi-

-tutto stasera recita il mio disagio
non coloro versi, stingono nel cuore-

Impietosa, surreale nottata. Scrivo.


lunedì 8 settembre 2014

Venti di guerra e pruriti indecenti

Ho ancora qualche sogno da spendere
tenterò nel suk delle illusioni sotto casa
poi la torta nera di mirtilli al cherosene
brucerà avanzi e scorie dell’ultima cena.

Non ho seguaci che alzino i calici per me,
eppure ho portato il mio legno sulle spalle.
L’erta era coperta di felci odorose e falene
libravano, delicate étoile, sull'assito antico.

Anche stanotte l’angoscia morde,
lacerata sui rovi la pelle del poeta
sibilo odio e maledizioni al vento,
affilo vanamente pensieri venefici.
Annuso venti procellosi di guerra
-pruriti indecenti che ciclicamente
fanno la storia dell’idiozia umana-
Rullo di tamburi e pifferai magici.

Non ho seguaci che alzino i calici per me,
giovani semi ancora appesi all'ombelico.
M’è rimasto qualche sogno da spendere,
ma il suk sotto casa ha chiuso i battenti.

Notte di luna piena, stellata. Senza sogni.