crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

domenica 19 giugno 2016

Di mani piccole, bugie -disperse poesie-

“ho mani troppo piccole, vuote di parole
han colto troppe lacrime essiccate al sole
hanno dipinto angeli con ali d’aquilone
e han diretto il coro dell’ultima canzone”

Ho passato la notte a interrogare le mani
queste mie assurde appendici dell’anima
piccole -ma vetuste ormai nel disincanto-
orfane di voci bastanti a celarne il pianto.

Sai, ormai le parole rifuggono dalle dita
non vogliono essere complici di misfatti
e gli occhi afoni di immagini e metafore
versano lacrime di rancida gommapane.

“ho mani ormai sfinite d’inseguir poesie
han teso tante trappole nel contar bugie
hanno alienato l’oro per truccare versi
accarezzato invano cieli ormai dispersi” 

Sarà poi colpa delle mani?  


martedì 14 giugno 2016

Fermoimmagine

Spesso ho violentato tasti e manopole
avvolgendo e riavvolgendo la pellicola
nella frenetica ricerca di un’immagine
di un’istantanea -del sorriso della vita-

Spesso ho sfogliato l’album dei ricordi,
ne ho scollato vecchie fotografie -icone-
flash di un passato colto nei tuoi occhi
ma inchiodato su un anonimo cartone.

Ora so.

Ora so quanto inutile fosse quell'assillo
quell'ostinarsi a setacciare nell'archivio
la vita gioca a nascondarello col tempo,
se sai cogliere l’attimo, eterni il sorriso.

Click.


venerdì 10 giugno 2016

Tra le crepe del silenzio

Bambole allucinate, fragole accese
e poi voli di nottole orbe e riottose.
Assurda performance di un passato
che tenace non vuole uscir di scena!

Ora è filtrato (acrobata vermiforme
che attraversa con irridente facilità
le crepe del silenzio antico e coatto)
ho poche forze, che fare lo affronto?

-mi infilo nel suo spazio-

Si sta bene in questo silenzio accorto
il tempo scorre ovattato, senza fretta
ma so che la situazione è provvisoria
non durerà a lungo devo andarmene.

-innanzi che il passato sigilli le crepe-

(ho poche gambe, dammi una mano)


martedì 7 giugno 2016

Post-it

Terza costola a sinistra
sotto al cuore -giallo-
come foglia d’autunno
un urlo ricorda -rosso-

Il tuo nome.

Volevo un tattoo -cobalto-
ma Crono è insaziabile
ha fagocitato l’anima
e il tratto s’è spento -grigio-

Tenace, abbarbicato.

Nero di seppia indelebile
muta l’azzurro del cielo
incide il giallo della foglia
e sollecita la memoria.

Terza costola a sinistra
sotto al cuore. Uno strappo.

Il mio post-it arcobaleno.

Tu.