crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

domenica 29 luglio 2018

No, non mi sopporto


Assisto aggrappato a uno straccetto di bugia
la volontà pigra e impertinente di fare l’amore.
Non fosse che il caldo feroce e l’età indiscreta
mi consiglino un tranquillo week-end di lettura.

Annaspo tra ricordi di un’era sfuggita dalle mani
ancora teneramente imbracata ai pantaloncini
poi rigogliosamente dispensata come cicala cieca
trafiggendo di spilloni le sagge formichine dell’età.

Non mi sopporto. Più.

A che pro pencolare tra i “vorrei ma non posso”?
Rincorrere i desideri frustrati -impossibili icone-
calpestare antiche orme lasciate sull’acciottolato
quasi che l’anima fosse il tuo marciapiede privato.

Dare e avere, il libro mastro della mia vita è zeppo
pieno di correzioni, cancellature e parentesi quadre.
La matematica non è mai stata un’opinione, oh no…
ma l’ho spesso coartata ai miei improbabili desideri.

Ma volo ancora…



lunedì 9 luglio 2018

Plastica, versi e polvere di stelle


[un sacchetto di plastica lì nell’angolo
lo appallottolo per gettarlo, si ribella
sarà forse sogno -burla di una stella-
o forse son finito contro uno spigolo]

Che ubbie saranno mai questi miei versi in rima
-dimentico del tempo passato a catturare parole
similitudini, fantasie e amori mai vissuti prima-
che han mostrato scuri serrati al lucor del sole?

Spogliato delle arcaiche vesti di saccente canuto
oppresso dal tedio e dalla triste routine della vita
-il tepore del bozzolo m’ha rapito- non ho saputo
afferrare la stella e solo polvere stringo tra le dita.

Odio la plastica.

*immagine da web elaborata