Acrilico su tela
120 x 60
crepuscolare intesa tra versi e immagini.
martedì 16 luglio 2019
venerdì 14 giugno 2019
Se fossi plastica mi riciclerei
Se fossi plastica mi
troveresti nella differenziata
o sulla rena ad avvelenar
granchi e bagnanti, poi
l’onda insipiente mi
rapirebbe per fuggir altrove
a sparger altre venefiche
molecole di eterno odio.
Se fossi plastica altro non
patirebbe il mio cuore
ora che abita conficcata
nel mio petto e sollecita
battiti regolari alla
luna, abusato disco monouso
che l’umanità occhieggia
come discarica ventura.
Se fossi plastica, infine,
cesserei di violentar versi
guarderei innamorato ogni
inutile orpello umano
chiamandolo per nome
-quasi madre dei Gracchi-
e reciterei così l’ennesimo
insulto a madre natura.
Se fossi plastica mi
riciclerei. Mi riconosceresti?
Forse servirebbe un altro
mondo.
mercoledì 20 marzo 2019
Pochi istanti fa
Eppure poco tempo
fa mi sorridevi tra i versi discinti
tu, Musa referente
delle mie infantili fughe dal tempo.
-ma ho il cuore a spigoli-
Mi chiedi quando
avrò bastante azzurro tra le dita per dipingere un cuore
senza le aritmie o frenetiche rincorse a ricordi bambini,
sfregando con ansietà immaginarie lampade di Aladino
sottratte di nascosto alle pieghe di una notte senza luna.
-ma il cuore spigola-
Mi chiedi conto
di una vita trasognata attraversata da fantastiche
visioni
viaggi nel tempo dondolato sul tuo seno -comodo sedile-
di un treno passato e perso per ignavia e superba
accidia,
dei biglietti giocati e persi sui marciapiedi della
fantasia.
-pochi istanti fa-
Mi sono reso conto
che il sogno non può protrarsi oltre nella mia dicotomia
che dovrò accettare l’ondivago estro che nega la ragione
che senza di te -poesia- anche i pennelli tristi
scolorano
che la vita è una tela bianca e che viverla è il capolavoro.
Fino a quando non la imbratti.
Provaci.
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