crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

venerdì 31 agosto 2018

Quella tua caparbia volontà di vivere -insegnami-


E ti osservo.
Il tuo frenetico agitare il respiro per placare il seno
il tuo rimproverare anche sofferenti, mani stanche
i tuoi occhi raccontare il coraggio nel lampo deciso.

E mi osservo.
Incapace di cancellare questa mia abulia dalle voglie
indeciso se castigare l’anima per destarla o celiarmi
stupire che la tenerezza sciolga finalmente il tremito.

E allora insegnami.
Insegnami a coartare l’ignavia alla volontà, all’amore
insegnami a guardare il domani come fosse un figlio
a stupirmi dell’aurora che sbianca la pece delle notti.

E allora regalami.
La tua innata e sfacciata caparbietà di vivere il sorriso
-quel tempo che oggi ti provoca e ti chiama alla prova-
ne farò poesia da dedicare alla vita, cuore magnanimo.

E della paura non ci sarà memoria.

* foto da web

martedì 28 agosto 2018

Illusioni e voglie di cera


No, non sono Icaro, ma aspettami al limitare del sogno.
Aiutami a ricordare come alla fine sono arrivato sin qui
come ho attraversato il mare, superato dedali di paure,
medicato ferite e volato nonostante questo sputo di cera.

Forse se il mare avesse ancora la trasparenza della poesia
-parole perse in questa estate che va morendo di colori-
forse -credimi- avrei ancora la forza del ricordo nelle mani
e la paura del bianco non alienerebbe l’ardore delle dita.

No, non sono Icaro.

M’è costata cara questa figlia di api migranti senza regina
-ho barattato questi ultimi spasimi di voglie immalinconite-
con questa bianca speranza appiccicaticcia e ingannatrice
così aspettami al limitare del sogno, là dove le voglie vivono.

Sono notti stranite dall’insonnia, consumate dalla nostalgia
-gli elfi protettori dei poeti persi nel dedalo dei versi vagano-
la fantasia è annegata tra le ciglia liquefatte da lacrime acide
e l’inquietudine abita ormai stabilmente questa mia anima.

Ci sarai, ape regina?


*foto da web elaborata