crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

giovedì 25 luglio 2013

...e sò contento, sò...

3° classificato, Franco Pucci

Sempre coerente nelle scelte lessicali, nel calibrare le sonorità e il ritmo dei versi, Franco Pucci è un poeta che sa commuovere e conquistare il lettore. Uno stile asciutto, moderno e di grande impatto emotivo, dove la poesia si fa specchio dell'anima, intima rivelazione che fa affiorare limpide visioni del mondo, momenti di schietta verità e consapevolezza di un'esistenza complessa.
Pucci crea immagini efficaci, quasi a stabilire un legame visivo con i versi. E' un fluire maturo, immerso nei sentimenti, dove la forza creativa delinea una scrittura in costante evoluzione.


Gli autori Liber@rte

mercoledì 17 luglio 2013

Disilluse illusioni di un'anima borderline

Dapprima la pece, il nulla senza fiato
poi un big bang di accecante fragore
tsunami di polvere, cenere e sabbia
rimane tra i denti in un amore venale.

-occhi alieni, becchi di famelici corvi
attendono la soluzione del contratto-

Incosciente allineato ai telematici fili
di nuove generazioni genuflesse ai bit
o canuto irriverente restio al richiamo
delle sirene della cecità della ragione?

-la luce dei tuoi occhi è il mio risveglio
è la ragione stessa delle mie certezze-


Il nulla della pece ingoia le disillusioni.

domenica 14 luglio 2013

Fragile (reloaded)

Calzini indecisi abbarbicati sugli stinchi
sfuggiti nottetempo a lacci anarchici
affiorano da scarpe di vernice dimenticata.
Mento sulle ginocchia strette nell'abbraccio
di calzoni troppo corti da cedere al tempo
-sguardo perso alle nuvole color porpora-

L’immagine riflessa nella laguna mi coglie
lascio il clamore e il brusio alle spalle mentre
la gente sul Corso trascina la finta allegria.
Nulla è cambiato, stesso sguardo al tramonto,
stessa voglia di sogni e voli ad occhi aperti
-ingenuo desiderio di nascondere l’insicurezza-

Non fosse altro che per quel paio di calzoni corti
dimenticati dal tempo, appesi tra spine e more,
che il diaframma cadrebbe sciogliendo la neve
e sarei finalmente libero di vivere la mia fragilità.

mercoledì 3 luglio 2013

Cuore di paglia (a broken midnight)


Nel cartoccio di carta-paglia strinata
macchiato e scolorito da lune imbolsite
infilo straccetti di illusioni abbrustolite
che s’affastellano come patatine fritte.

-ho coscienza del buio che sopraggiunge-

Scivolo sui piani paralleli che delimitano
l’irreale confine tra sogno e realtà, poi
le nocche illividite s’imporporano, stringo
tra i pugni schegge di stelle ammutolite.

Non ho più cuore per andare oltre, allora
sbriciolo questa falsa notte in frantumi,
m’acconcio nel cartoccio di carta-paglia
e vivo, per non morire nel lasciarsi vivere.


-spaventapasseri orfano della sua luna-