Si può far finta di niente
davanti al ladrocinio di anni
all’idiozia, agli errori,
all’albagia e l’imberbe boria,
allo scempio del dolore
che sta divorando il tuo tempo?
(puoi cantare in
falsetto la vita
ma è squallida esibizione
da guitti)
Si può far finta di niente
davanti alla migrazione di anime
alla cancellazione di storie
all’assassinio dell’umana pietà
alla mistificazione della paura
all’oblio coatto delle radici?
(puoi cantare la
canzone bugiarda
della primavera di
nuove chance)
Così t’aspetto ogni sera amica mia
il petto gonfio di emozioni
da incasellare, stipare nell’anima
affianco a ricordi svogliati,
timidi coprotagonisti della pièce.
Se solo riuscissi a non piangere.
Nostalgia, inevitabile compagna.
*immagine da web