Sogni, aquiloni di carta stagnola
avvolgono desideri insoddisfatti
quasi promesse di celere ritorno
bugie colorate -fili- li sostengono
nelle incredibili volute -li seguo-
mentre planano sul mio cuscino.
Ho visto scolorire il mio domani
ma, nonostante la fatica dell’alba
abbia partorito un sole anemico
foriero di pessime ore
mattutine,
il rosa del cielo mentiva il
giorno.
Userò la tavolozza della
speranza.
Ho visto spezzoni di amori
sognati
irreali parole di cieli affatto
diversi
quasi placebo per cuori
irrequieti,
spegnersi all’alba dei
giorni vissuti
dei dolori delle speranze
condivise
rintanarsi come chiocciole
indifese.
Sogni, fantastici aquiloni di seta
preziosi addobbi per amori delusi,
tele ricamate da pennelli sapienti.
Sorprendono, soldatini in parata
come fili di leggeri collier vestono
e guidano il tuo respiro -li invidio-
Ad occhi aperti?