-lapilli di me incandescenti-
sarebbero bastate quella sera
in quella fucina senza tempo.
Due stille come due lacrime
-custodi d’amori impossibili-
hanno disegnato una mappa
tatuato d’ocra la tua schiena.
Due gocce sono state infine
-avvisaglia di lava imminente-
il percorso sicuro per l’Eden
la chiave per aprire il sogno
Il mare ha spento il vulcano
-due lapilli tenaci diamanti-
han fuso la rena per sempre
ho la mappa non mi perderò.
Ho ancora due gocce di lava
-feroci premono all'inguine-
giro il cuscino del sogno, poi
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