crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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giovedì 24 ottobre 2013

Mare e marciapiede, polvere e colori

[c’è ancora marciapiede nelle narici
-nonostante il salmastro della riva-
c’è ancora tanta polvere di nebbia
-il grigio avvolge e rantola il cuore-]

Mattine in bianco e nero.

Così l’arancione del tram svilisce,
se nella consuetudine dell’attesa
la nebbia si confonde col cemento,
il lampione inattinico è quasi sole.
Vita di cemento, asfalto e camini
tram e binari, auto e semafori ciechi
colori illanguiditi, spauriti di calce
di imposte chiuse e sorrisi appesi.

Polvere grigia sfuggita al blu.

[è sabbia dorata, verde/acquamarina
-l’andare sereno di orme sulla rena-
è vento che tende la vela del legno
-il mare scolora il grigio cemento-]

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