c’era una volta...
e un castello di carta stagnola
il poeta piegò con incerti gesti
-mani canute restie agli ordini-
e una finestra aperta sul mare
una strada ferrata dimenticata
una serenata -miagolii e strida-
aprì il cuore al sogno del poeta
e tu eri lì nelle orme sulla rena
nel respiro delle onde del mare
nell'ammiccare della luna etera
nella pazzia di lucciole nel cielo
e il poeta s’innamorò nel sogno
il cuore silente -anima assopita-
donò i versi a quel vento ribelle
e tu eri lì, all'inizio dell’infinito
to be continued…