[Ancora compitar dei miei andati lustri
se quelli attesi paiono anguille al laccio?
Cos’altro disegnar coi miei colori accesi
se tele come lacerti di Salomè discinte?]
(stranito cielo)
Mi osserva come amante -disillusa poesia-
incerto se lasciarmi tra
le coltri della notte
o straziarmi gli occhi con
la beltà d’Aurora.
(aspettami)
Tu, nera Signora anche
stavolta hai atteso
con la sottana sollevata
-vecchia puttana-
ma non hai ancora
incassato il mio debito.
(mentre io)
Seguo le improbabili e
ardite volute di ali
-lassù tra l’ardesia e la
mica color argento-
e le rondini che beffano
gabbiani arrochiti.
[Vivo così, tra l’azzurro e il cinerino cielo
il rosso dell’amore e la speranza nei versi
con il cuore -incerto bambino incanutito-
indeciso se compitare o resettare il tempo]
In bilico, al confine tra
il sogno e la realtà.
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