crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

venerdì 19 maggio 2017

*Lapis much fa spegash

La notte stiracchia le stelle.

Ho passato una vita a raccogliere appunti dappertutto,
ovunque vi fosse una briciola di spazio su cui annotare,
aggiornare il diario del mio errante viaggio di nomade.

Poi il primo inciampo, la matita che si sbriciola in mano
l’anima ti nega il sia pur piccolo anfratto su cui scrivere
il cuore che latita inseguendo chimere di venti stranieri.

Fuori minaccia temporale.

Vorrei una finestra aperta sul futuro -limpidi occhi azzurri-
ma hai comprato infissi di vile legno dal Geppetto di turno
che ti ha beffato come un qualsiasi Cananeo miscredente.

Sono rimasto con un legnetto inutile tra le dita e un groppo
di ricordi, ritardi da raccontare -ma sono solo sgorbi ormai-
e mi affaccio alla notte mentre diluvia e non ho inchiostro.

*Lapis much fa spegash

Le stelle ora sono degli sgorbi iridescenti che fuggono ad est
il vento è brezza che viene dal mare, Aurora pudica si riveste
la finestra non si apre, sprimaccio l’anima e lì mi accoccolo.

Spesso la vita non è che uno sgorbio di matita spuntata.

Chissenefrega ho la gomma, io.

*la matita spuntata fa sgorbi (vernacolo milanese)

immagine da web

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