È
tempo di migrare
e'
tempo di andare migrante precario
hai
bruciato claustrofobiche parole
scritte
su lenzuola azzurre di falso cielo
in
attesa di un diverso camminare.
È
tempo di migrare
inquieta
rondine dalle ali piene di illusioni
comprate
al suk del Giovedì a poco prezzo
e
lo specchio riflette il vecchio viandante
aggrappato
alla favola eterna di Peter Pan.
È
tempo di migrare
lo
struscio oramai ha raccontato tutto
le
beghine hanno acceso i loro ceri
le
campane hanno chiamato il vespero
e
sto spellando di nuovo gli ultimi minuti.
È
tempo di migrare
ho
gli occhi stanchi di laguna verdemare
sì,
hanno voglia di spazi innevati e felci
lenzuola
grigie di selciato su cui disegnare
nuovi
angeli dalle ali colorate di sorrisi.
È
tempo di migrare, vieni.
*immagine da web elaborata
Nessun commento:
Posta un commento