Ricordi?
No, non farmi questa
domanda,
è uno sterile mantra che
odio.
Soffoca la mente
nell‘ovatta dei sensi,
nel muro di gomma di cerei
visi,
costringe inutili sforzi nella
ricerca
di piccoli, volatili, irrilevanti
particolari.
E già un’ala traversa di gabbiano
sequestra la mia attenzione -distratto-
No, non raccontarmi ancora
bugie
i ricordi non leniscono tutti
gli errori,
ma celano le virgole che incidono
le pagine d’amore scritte
negli anni
-d’altronde la polvere non affoga tutto?-
Annuisco mentre la mente
annaspa.
E già un volo spaventato d’alzavole
seppellisce la mia attenzione
-smemorato-
Era ieri. Eppure pare un
tempo lontano
dicono sia prerogativa
della vecchiaia.
Poco importa, voglio
ricordare -ricordarti-
non ho messo ipoteche sul
futuro
d’altronde vivo e viviamo
il momento
a che pro straziare il
tempo che rimane.
E già un minuetto d’aironi cinerini
ammutolisce d’applausi la laguna -rapito-
Sì. Ti amo.
*in occasione del 49°
anniversario
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