Prima di andare ruberò un po’ di spazio,
-straccetti di nuvole su cui raccontare
anni come chicchi di grano maturo-
scriverò di noi in questa vita sfarinata.
affonda le mani nel
costato
stringimi il cuore,
ascolta.
I battiti stanno suonando le ultime note
-parole inaridite di semi mai germogliati
nell’affannosa ricerca di carta sul rigo-
perse sul margine dal compositore acerbo.
la canzone è finita,
catturala.
poi il vento la
canterà per noi
È per te.
Nessun commento:
Posta un commento