crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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domenica 10 marzo 2013

La seicento con le portiere controvento


fammi porre le chiavi sul cuscino stanotte
sai ho parcheggiato sulla nuvola qua sotto
partiremo quando il vento sfinirà il canto
rivedremo questo film come in un drive in

È tempo -che ritrovi, io-

È tempo che si ritrovi la dignità del verbo
la forza dei sentimenti di fronte all’insulto
l’orgoglio della neve di fronte all’arroganza
e l’amore pei ricordi come pei fragili figli.

È tempo -che bastardo, io-

Bastardo vento che stanotte graffi l’edera
e strazi con note di ruggine sulle imposte
ho ciglia gonfie di pioggia salata –urlano-
mentre osservo una pellicola a me aliena.

È tempo -che mondo, io-

Non ti capisco mondo non ti ho mai capito.
Ho una seicento con le portiere controvento
lascerò le porte aperte al sogno sarò aliante
riabbraccerò i ricordi nel sogno sai, è tempo.

Sorridi -ho le chiavi, io-

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