È inutile adirarsi con il cuscino,
incolpevole testimone degli incubi.
Nuovamente la vita ci ha sorpreso
lasciandoci appesi sulle sue dune,
restii al terrore di un nuovo giro.
-dal cielo dove il binario precipita
il tempo dell’attesa incanutisce-
Ora che il respiro pareva essere cheto
persino il percorso ormai assimilato,
il su e giù delle stagioni: salite, discese,
ecco che inattesa la giostra ricomincia
e noi, aggrappati alla carrozza colorata.
La vita m’aveva fornito
chiavi -false-
non hanno
funzionato -povero illuso-
ora che volevo
fermare l’ottovolante
m’ha licenziato, il
contratto è scaduto.
A tempo determinato.
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