Osservo attonito il filo che pencola dalla mano
mentre la rena nelle scarpe m’avvisa del mare.
Com'è che la vita ha sconvolto le rotte prefisse
e non ho veleggiato a cavallo del mio aquilone?
Non c’è vento stamane sulla spiaggia accigliata
né vele che disegnino bianchi ghirigori di spuma
il cielo è una cappa d’alluminio corrosa dal sale
e i gabbiani sono piccole, anarchiche falci lontane.
Non v’è traccia del mio aquilone, ma non dispero.
…in fondo un
gabbiano è un aquilone senza fili…
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