Gli spigoli color cuoio, stondati
-rivetti come borchie
preziose-
La maniglia di plastica
amarena
sopportava un diroccato skyline,
una New York ridente
cartolina
appariva tra la ruggine del
cielo.
Il lucchetto pencolante,
intristito
pareva inutile orpello di
metallo
ché la piccola chiave sua
amante
s’era persa tra le rughe del
tempo,
ma la vecchia Pelikan in
bachelite
celava ancora il pennino adorato.
[due fogli ingialliti di quaderno
d’allora
-piccoli quadretti da
riempire di nuovo-
scacchiera crudele di un
gioco negletto
è quanto mi resta della
noia degli anni]
Cederò la valigetta al mercato
dell’oblio
in cambio una poesia di
latta, stampata.
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