Viene dal mare. Il
vento.
[questa voglia nomade
questa ansia d’andare
che ammalia le gambe
che imbriglia l’anima
e che irretisce il cuore]
Venne dal mare.
Il legno.
Il piccolo naviglio
naufragò
-gabbiano senza
timoniera-
spiaggiò senza
patemi d’ala
noi mistificatori
del tempo
dal mazzo di
carte truccato.
Viene dal mare. Il
canto.
Il richiamo è una
nenia fatata
-Circe bara, spariglia
le carte-
ho remi acconci
per navigare
colori stinti e
poche ragnatele
non ci fermeranno
comunque.
Viene dal mare. Andiamo.
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