Ora la laguna all'imbrunire sembra
carta d’argento ciancicata, sgualcita.
Lo sguardo spazia oltre i panni stesi,
incontra gli umori, i colori della calle.
Coriandoli di vita di un’Italia ancorata
alla mammella di una terra matrigna.
Il poggiolo è un satellite sospeso lassù
e lo stivale è di pan di spagna fradicio
che sbriciola pian piano nel sale amaro.
-colma d’ignavia la zuppa mediterranea-
L’uggia che m’assale è figlia del vento
refoli che sfibrano l’anima, che potano
senza pudore le fronde del mio cuore.
Ora le voci che salgono, che rimbalzano
sono brusio indistinto di mille campanili
e i piccoli egoismi crescono incontrollati,
coprono con arroganza le grida di dolore
che la risacca becchina vomita sulla rena.
Coriandoli di voci di un’Italia sbriciolata.
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