Odio questi miei versi aridi -ingabbiati-
costretti tra una vecchiaia incipiente
e una spensieratezza di cuore bambino.
Una tenaglia che serra le ali della libertà
della spontaneità -del mio raccontar poesia-
ho perso l’incipit e il suo respiro è sospeso.
Scrivo odiando questo mondo che non vivo
protetto -chiuso nel bozzolo della repulsa-
parlo d’amore di ricordi appeso a un foglio.
Odio questi miei versi ingabbiati dall'ansia
dalla sfida al tempo che fugge -silente ladro-
dall'inganno di questo placebo ammiccante.
Sì, odio questi miei versi.
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