[nell'inseguire giorni indifferenti
settimane gemelle
indistinguibili
effemeridi
capovolte dall'accidia
ho dimenticato
l’Orsa Maggiore]
Forse è banale questa considerazione
-il tempo pare lento solo ai tuoi occhi-
rincorri il dolore che ieri t’angustiava
e oggi non trovi più il filo del discorso.
Sai, non vorrei vedere il mare sfiorire
-il marmo su cui siedo è lapide irreale-
ti aspetto, il caffè rasserena gli umori
saliremo abbracciati sul Grande Carro.
Non ci saranno metafore ad attenderci
ma poesie che parlano dirette al cuore.
Avremo Crono aggiogato ai nostri piedi
e l’Orsa presa al laccio dai versi sinceri.
Ma in fondo lo Zenit è qui, non trovi?
Nessun commento:
Posta un commento