crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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mercoledì 2 settembre 2015

Tra l’estro del vento e Paulo Coelho

Non fosse altro che per il fetido odore
di salmastro e calafature orfane di pece
che ti accorgeresti della bava di vento
che ansante sta facendosi largo tra le spire
velenose e indolenti di questa estate
e l’accidia che inevitabilmente mi assale.

-annuso il vento come cucciolo ferito
che attende il respiro infermiere della madre-

Ho risposte ipocrite ed assassine quando
chiedo attorno se mai Cristo fosse passato di qui
e annusato il vento prima di fermarsi a Eboli.
O se qualche paludato solone l’avesse invitato
ad un giro promozionale sul gommone in attesa.
Caronte ha sembianze umane, ma è un clone.

-annuso il vento come animale abbandonato
che attende la mano salvifica che viene dal mare-

Ho lo stomaco sottosopra come se fossi in barca
come se il vento si divertisse alle mie spalle.
Amico mio sospingi i fratelli che agognano la riva,
dimentica le mie piccole e stupide pene d’amore.
Ha il grasso dell’indifferenza che ottunde la ragione
lo sciacallo che si appresta alla disputa con i corvi.

-annuso il vento come lupo affamato
che sa il profumo di pane del mattino sul Corso-

“un guerriero della luce sa che, nel silenzio
del suo cuore, c’è un ordine che lo guida”

*(Paulo Coelho: Manuale del guerriero della luce)


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