Non
fosse altro che per il fetido odore
di
salmastro e calafature orfane di pece
che
ti accorgeresti della bava di vento
che
ansante sta facendosi largo tra le spire
velenose
e indolenti di questa estate
e
l’accidia che inevitabilmente mi assale.
-annuso
il vento come cucciolo ferito
che
attende il respiro infermiere della madre-
Ho
risposte ipocrite ed assassine quando
chiedo
attorno se mai Cristo fosse passato di qui
e
annusato il vento prima di fermarsi a Eboli.
O se
qualche paludato solone l’avesse invitato
ad un
giro promozionale sul gommone in attesa.
Caronte
ha sembianze umane, ma è un clone.
-annuso
il vento come animale
abbandonato
che
attende la
mano salvifica che viene dal mare-
Ho lo
stomaco sottosopra come se fossi in barca
come
se il vento
si divertisse alle mie spalle.
Amico
mio sospingi i fratelli che agognano la riva,
dimentica
le mie piccole e stupide pene d’amore.
Ha il
grasso dell’indifferenza che ottunde la ragione
lo
sciacallo che si appresta alla disputa con i corvi.
-annuso
il vento come lupo affamato
che
sa il profumo di pane del mattino sul Corso-
“un
guerriero della luce sa che, nel silenzio
del
suo cuore, c’è un ordine che lo guida”
*(Paulo
Coelho: Manuale del guerriero della luce)
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