Riemergere, scambiare i portici per sinceri tratturi
perdere la rotta tra le voci arrochite di cattivo vino
e poi leggere bonaccia nei cristalli aranciati di sole.
Vele lontane.
Sorrisi appesi alle code di folaghe perse al tramonto
e la camicetta di seta testimone di un amore maturo
che lampi di sole screziati accendono a sguardi felini.
Pessimo layout.
Seduto al tavolino conciono la boccia di brusco vino
mi annullo tra i passi strascicati dello struscio serale
e ascolto i pensieri farsi largo tra rintocchi petulanti.
Poche bracciate di terra, una laguna che mi canzona.
Riemergo tuttavia.
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