Assisto aggrappato a uno
straccetto di bugia
la volontà pigra e
impertinente di fare l’amore.
Non fosse che il caldo feroce
e l’età indiscreta
mi consiglino un
tranquillo week-end di lettura.
Annaspo tra ricordi di un’era
sfuggita dalle mani
ancora teneramente
imbracata ai pantaloncini
poi rigogliosamente
dispensata come cicala cieca
trafiggendo di spilloni le
sagge formichine dell’età.
Non mi sopporto. Più.
A che pro pencolare tra i “vorrei
ma non posso”?
Rincorrere i desideri
frustrati -impossibili icone-
calpestare antiche orme lasciate
sull’acciottolato
quasi che l’anima fosse il
tuo marciapiede privato.
Dare e avere, il libro
mastro della mia vita è zeppo
pieno di correzioni,
cancellature e parentesi quadre.
La matematica non è mai
stata un’opinione, oh no…
ma l’ho spesso coartata ai
miei improbabili desideri.
Ma volo ancora…
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