[…un sottile brivido corre lungo la schiena
c’è nebbia fitta stamane qui sulla laguna
respiro il salmastro grigio perlato e penso
che la nebbia ha sempre lo stesso sapore
inevitabile il ricorso alla bisaccia dei ricordi
mentre a nulla vale opporre l’attuale scena
sapori, odori, colori, si fondono nell’anima
tutto concorre a richiamarli in superficie…]
…nebbia…
amica degli amanti, discreta e soffice coltre
scendevi improvvisa la notte celando la luna
la città immalinconiva giocando a nascondino
e passanti frettolosi serravano usci alle spalle
furtive ombre sgattaiolavamo nella bambagia
(la panchina la in fondo si scorgeva appena)
i brividi allacciati accendevano micce perenni
il fuoco ardeva nel silenzio ovattato del parco
poi dimentichi del mondo, sospesi nell’irreale,
recitavamo antiche fiabe interpretando realtà
e due sorrisi che brillavano ironici tra i platani
erano gli unici testimoni della nostra presenza
anch'io vivo nella nebbia e la trovo poetica, se non fosse così insistente...
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