crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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martedì 13 marzo 2012

Zo de cale


Non è uno zefiro gentile
quello che preme le spalle stasera
e affretta i passi sotto i portici.
Racconta l’antica storia del mare
sui volti terracotta dei pescatori,
sibila tra nasse stese ad asciugare.

[non mettermi fretta, ho capito
torno a casa, ecco, giro l’angolo]

No, non è uno zefiro gentile.
Mentre la calle muore nel canale
folate irose bucano come spine.
Il vento ha accartocciato la notte
dai lembi briciole di stelle fuggono
e il cielo pare avere il morbillo.

[gocce di luce giocano a gibigiana
sulla carta argentata della laguna]

Zo de cale, il vento è magia.

*(giù per la calle)



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