crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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giovedì 1 novembre 2012

Cos'altro?


La chiameresti malinconia.

Non foss’altro per il chiarore
che si riverbera tutt'intorno
nell'acqua dai riflessi di piombo.
È così difficile placare mentendo
l’irrequieto andare dell’animo.
Ora s’annuvola, ora s’azzurra.

La chiameresti nostalgia.

Non foss’altro per il profumo
delle prime caldarroste stradaiole
mentre i piccoli sciamano indifferenti
le merendine infagottate tra le gote.
Bruciano tra le dita come ferite
mai consolate e suturate dal tempo.

La chiamerei assenza.

Non foss’altro per l’ultimo pertugio
che ho lasciato aperto nell'anima
e che attende di essere colmato.

Nient’altro.

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