crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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giovedì 28 febbraio 2013

L'irresistibile fascino delle macerie


Non voglio essere stanco profeta
-dietro una vetrina ora in frantumi-
tra i cocci ho raccolto pietre e sputi
inviti a tornar errante sulle rime.

Non ascolterò il richiamo che giunge
-pare irresistibile canto di sirene-
"muoia Sansone con tutti i Filistei"
quasi la patria fosse cinta come Gerico.

Non risponderò al fascino incantatore
-il nuovo verbo è assiso tra le nuvole-
tornerò a scrivere sogni dietro i vetri
chiuderò i battenti dell'anima inquieta.

[un corteo di fantasmi ora danza la giava
-le rovine han sotterrato anche le sirene-
l'irresistibile fascino delle macerie ha vinto
il vento del deserto sarà voce del silenzio]

Incubo nel sogno di un equinozio precoce.

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