crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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sabato 3 dicembre 2011

Venite, bastardi

Venite, vi aspetto appoggiato alla canizie
le tasche pieni di sogni, i piedi come radici,
ululate pure alla luna i vostri inutili inganni.
Nulla può ormai ferire un cuore scaltrito,
protetto dalla teca di cristallo degli inverni
dove ha nascosto paure e mistificazioni
buttando la chiave nella gora dei ricordi.

Venite, stupirete nel vedere come l’età
saprà tenere testa alle ancestrali paure
e come la scaltrezza delle vostre lusinghe
non avrà alla fine ragione della mia anima.
Ho un’antica ragnatela di cicatrici da offrirvi
come passaporto per il prossimo viaggio.
Presto, prima che i sogni si addormentino.

Venite, anni bastardi.

1 commento:

  1. Le notti insonni piene di progetti
    son teneri ricordi per i vecchi
    che dormono con gli occhi ben aperti
    per essere sicuri di svegliarsi.

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