crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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martedì 17 aprile 2012

Piramidelirio



[nel sottosopra di foglie arrugginite
crocchianti come chiacchiere di carnevale
stagioni pazienti, ingegnose formiche,
hanno impilato grigie pietre vulcaniche]

Riposo.
Lo sguardo attraversa il sudario,
occhi atterriti rincorrono fiammelle 
forano il buio, invocano luce.

Immobile.
Rovisto pensieri sepolti da foglie,
scricchiolii alterano l’incedere
ordinato di scarabei dorati.

Come Faraone.
Attendo il crollo delle stagioni
in un divenire senza tempo
sospeso tra il sogno e l’urlo dell’incubo.

Nella piramide.
Con afone parole bestemmio la morte
l’eco claustrofobico lacera il velo
come dardo blasfemo rivolto al cielo.

Deliro.






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