Scivola la mano, procede sicura
ricorda i percorsi, rispetta le soste,
se ora paziente indugia tra i seni,
frenetica supera le curve dei fianchi.
Conosco le regole di questo gioco
che inganno ogni volta col sorriso
mentre negli occhi leggo l’assenso
le reni inarcate accolgono l’approdo.
Prendere il largo
è respiro del mare,
di nuovo la luna farà il suo dovere
e l’alta marea comanderà le danze.
…ma il desiderio
rimane ancora
ingabbiato tra
respiri inarcati
mentre pareti
spoglie di cornici
attendono nuovi giochi
d’ombra…
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