[innaffio le rose
con acqua di mare,
colorati anemoni
spinosi come ricci
che bucano il cuore]
-vieni-
Ancora ti trattiene
il sospiro di
primavera?
Non temere,
c’è bonaccia.
Il vento
spaura al tramonto
vedrai sarà
lieve il viaggio,
ti cullerò sino
all’approdo.
Profuma di
mare
-la rosa-
sul tuo
cuscino,
stasera.
Vieni, ti
porto via.
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