poi,
diciassette anni
bisestili
parimenti giorni
epagomeni*
modificarono poco
alla volta
geneticamente il
mio aspetto.
poi,
nel gioco di flussi
e riflussi
diciassette maree
lunari
sanarono piaghe
illividite
dai riflessi salini
delle onde.
sono un granchio violinista.
ogni volta replico l’assolo
alla prima dello spettacolo
allestito nell’anno bisestile.
sessantotto granelli di sabbia
-silice pesante tra chele dolenti-
tracciano solchi sul carapace
nelle fughe sghembe dalla vita.
perso nelle gore matematiche
di mutazioni genetiche in corso
concludo con un trillo satanico
insabbiando il violino canuto.
*giorni
supplementari
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