Sulle note sfibrate di un vecchio carillon
le punte sfondate delle scarpette rosa
danzano un improbabile bolero raveliano.
Nel gioco di specchi che il tempo propone
il tulle lacerato non cela la rossa malizia
e il caleidoscopio si compone nella vampa.
[le punte non
reggono il peso degli anni
e lo specchio rimanda
una tela di Botero]
Passi elefantiaci sfiatano le ultime ore
l’étoile attempata del carillon della vita
crolla nel fragore del tempo in frantumi.
La dernière pirouette.
Merde!
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