Disteso sull’erba dolcemente
in declivio,
lo sguardo perso nell’azzurro,
ti confidi.
Accanto a te una splendida
donna ti ascolta
attentamente sorridendo
complice. Un’amica.
Che vorresti madre, amante e
un po’ puttana.
Con lei danzeresti l’ultimo
tango sul Pont Neuf
mentre il bateau mouche passa
sotto le arcate
e i flash dei giapponesi in
gita t’immortalano.
Fai l’amore con lei perso in
un sogno impossibile
tra le tovaglie piegate nel
retro di una brasserie,
e lasci il pastis morire d’inedia
sul tavolino…
Sogni e parli, parli e sogni.
Lei sorride e ti ascolta…
Au revoir, Paris.
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