Ho fotografato la vita nello sguardo dei miei figli
poi l’ho incorniciata nel sorriso della mia donna.
L’ho percorsa -turista involontario- senza biglietto
e sono sceso a fermate prescelte da comandi ignoti.
Ho sfuggito -nomade precario- le asperità del viaggio
mistificando, perfetto istrione, il copione nella recita.
Alla fine tutto torna, quando la vita presenta il conto
rivendicarsi nomade non salva dal pagarne il prezzo.
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