immerso in un
efferato gioco elettronico
mentre il respiro
insegue i led sui monitor
parole viepiù
indistinte muoiono nel buio
-game over-
*****
Lo so.
Come sempre mi hai aspettato, invano.
Da tempo le canne sono pronte, sperano
il Po s’è spazientito, le esche ammuffite.
Stavolta la scelta era a portata di mano
dalla porta socchiusa dell’anima filtrava
caligine settembrina, livida coltre di trine.
Ma le catene dell’oggi sono ancora forti
così sono rimasto inchiodato alla realtà
mentre l’attesa scandiva i bip elettronici.
Lo so.
Potevo scegliere, l’ultimo respiro ha scelto.
Quanta altra misura di tempo indefinito
colmerà il buio prima che gli ami strazino?
Potevo scegliere. Non ho avuto cuore.
*****
ora l’iridescenza
delle ali di una Vanessa
si frantuma tra i
simboli e le cifre aliene
per ricomporsi nel sorriso
sulle mie dita
-play again-
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