Uno strappo nel blu.
[quel giorno la
pioggia colorava il mare
la calle mostrava
cicatrici mai suturate
gabbiani attoniti
sulle bricole arrossate
lisciavano le ali
come bimbe da curare]
Uno strappo nel blu. Lassù.
Ago e refe, per favore. C’è da guarire.
Da serrare una finestra aperta sull’infinito
la paura del domani va nascosta agli occhi
e i battiti del cuore riprenderanno sereni.
Ago e refe. Presto. Non c’è più tempo.
Prima che il cielo pianga lacrime carminio
suturare la ferita sarà panacea miracolosa
l’uomo nero del futuro svanirà nel costato.
Una cicatrice nel blu. Ora.
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