Ascolta, brucia.
È un crepitare
assordante d’anime
-fascine
stagionate di odio antico-
e l’acre fumigare
soffoca il cuore.
A est il sole nasce
e non vede luce
-la bussola della
ragione è sbadata-
l’oriente è
sepolto senza una croce.
Ascolta, canta.
Improvvisa
resipiscenza dei cantori
-la pièce dell’ipocrisia
è alla ribalta-
a ponente la
speranza è senza voce.
Stona oramai
questo canto asfittico
-la coscienza
come ascia riesumata-
senza fiato il
sibilare non ha ascolto.
Acro di fiele il
fumo, angustia la gola
-i falò hanno camini
di orrida storia-
piaga il sapore
di metallo che uccide.
Ascolta, sanguina.
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