In ordine sparso. Raccolgo.
-il buco nero lassù vomita stelle-
La luna è un piatto sporco di parole
ondeggia tra un se e un ma del canale.
Ti lascerò ali di polena rose dal mare
e scarpette stonate da ragno ballerino.
Il kebab in fondo al neon asmatico
ha il sorriso di pietra di arabi sudati.
Un giorno scriverò di tutto questo
e tu chiamerai poesia gli avanzi di luna.
-occhi e parole rotolano per la calle-
Domani comprerò un diario.
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