crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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giovedì 14 aprile 2016

Equilibrismi di una notte d’Aprile

Non è il Bronx né tantomeno Scampia
respiro una calle rumorosa e marinaia
spio i canti di gabbiano ebbro d’amore
che nutre impossibili speranze di fuga.

Come stambecco in bilico sul costone
così mi sento -non trova pace il cuore-
l’orrido sotto i piedi e gli occhi al cielo
le vertigini e l’età non pagano il pegno.

Non ho riparo al rimpianto, al ricordo
ché il vento mi porta l’afrore cittadino
non colgo more e lamponi sottobosco 
e sulla riva non crescono stelle alpine.

Così in bilico tra flash-back e domani
-lo sguardo alla calle muta d’incanto-
mentre sorrido al vociar dei pescatori      
l’alba è disincanto di questa illusione.      

Una edelweiss ammicca dalla luna.

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