crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

venerdì 10 ottobre 2014

Aita! Aita!

Paese mio piccolo capolavoro della natura
-pasticciera innamorata del pan di spagna-
adagiato su un letto blu mare dolce/salato
zuppo sino al midollo di rivoli d’anarchia.

Spolverato con maestria di torri e campanili
-mille e più artefatti di malleabile cioccolata-  
irosi o sorridenti nella loro fragile pastafrolla
vivi nell'eterna compiacenza degli smemorati.

Aita! Aita!

Stupisci ciclicamente della tua innata ignavia
e stupri con famelici bocconi il dolce indebito
-maledici Giove Pluvio dimentico del rossore-
che continuamente ammanta la tua ingordigia.

Aita! Aita!

S’alzano grida, ipocrite simulacri dello scempio
insultano la mia angoscia lo sconcerto m’assale
-è un déjà-vu doloroso che fatico ad assimilare-
né mi sono di conforto le rughe di anni innevati.

Povero Paese mio, divorato da omuncoli obesi
pasticcieri ingrassati dall'oblio e acquiescenza.

Aita! Aita! Ma ormai è tardi…?

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