crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

sabato 6 giugno 2015

Capita così -intanto sorrido-

Capita un empito di tenera follia
ti scopri ad inseguire un foglietto.
Ingiallito brogliaccio su quadretti
-rigatino, divisa d’azzurro pallido-
che ad ascoltarlo par di avvertire
il mugugnar di lontane istitutrici.

Capita poi che con il breve respiro   
che Calliope -riottosa- mi concede,
io riesca ad acciuffarlo tra le righe.
Appunti notturni, frasi smozzicate
versi disattesi -appesi a parentesi-
sintonie in attesa di prendere luce.

Tutto quel fiato sprecato per nulla?
A chi potrei dedicare questa zoppia
questo pot-pourri di parole e versi?
Questo Hellzapoppin di sentimenti
arruffati? Riconduci i versi al cuore
e capita che t’innamori della poesia.

Ti sconcerta t’afferra “quella poesia”
che morde dentro, non ti molla mai
e pare universale ma a te solo parla.
A te che intendi il cuore di chi scrive
ruba gli occhi, incanta in ogni verso.
Capita così scrivo, leggo. Un’utopia?

Forse, ma intanto sorrido.

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