crepuscolare intesa tra versi e immagini.

crepuscolare intesa tra versi e immagini.

giovedì 18 giugno 2015

È difficile rassomigliarsi ancora

È difficile
rassomigliarsi allora, e ancora
quando l’ultimo dei tuoi respiri
s’è perso nella sala degli specchi.

Quella macchia lilla laggiù
-delicata voglia di tenerezza-
scolora il cotto dei mattoni
giallo veleno asfalta le vene.

È difficile
riconoscersi allora, e ancora
quando riflesse le ultime piume
le ali ripiegate irridono il volo.

Il rosso-mattone affoga stasera
-anche il rospo gracida nervoso-
è l’attesa del tuono che fagocita
remote paure e timori ancestrali?

(ho risposte disattese)

Non mi rassomiglio, non così.
La Zingara credeva fossi forte 
ma no, ho solo guardato dritto
-negli occhi- la vita e la morte.

Poi il tunnel, la volta di specchi
la paura senza ali e senza fiato,
il ratto salta la riva dove fugge?
La Zingara gioca a rimpiattino.

(ho domande impellenti)

Quella tenerezza lilla laggiù
mi guarda e sorride, c’è spazio
nelle tasche insolenti dei jeans
tu lo sai, il glicine non morirà.

Ma il muro è oltre il cancello
il rospo brontola cupo -piano-
mentre piove brucia la lacrima
è lava inattesa, l’età è derisa.

È difficile
rassomigliarsi allora, e ancora
quando l’ultimo dei tuoi respiri
s’è perso nella sala degli specchi.

No, non è facile rassomigliarsi.

Dopo.

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