Ho
bisogno di un momento, sai.
Per
riflettere.
Per
sorridere.
Per
decidere.
Per
andare.
Per
morire.
Notte
stranita di vento e di pioggia.
Notte
guerriera di anni in attesa.
Notte
orfana di rossori d'amore.
Notte
materna dolcissima custode
delle
tenerezze d’età e del dolore.
Piove,
non ha capo né coda questa mia riflessione.
È
un gomitolo di lana tra le zampe di un gattino,
come
un tenero, feroce gioco di desideri arruffati.
Pochi
versi in ordine sparso, polluzioni amorose
nostalgie
di un tempo sfuggito di mano, illusioni
-passeggere
clandestine- di un aquilone anarchico
zuppo
di pioggia, tenace paradigma della mia vita.
La
goccia che ora testarda insiste sul vetro, bussa.
Inseguo
giocando con le dita sul vetro la sua corsa
dispettosa
lei scompare in una crepa dello stucco.
Goccia
gemella che precipiti rigandomi la guancia
attendi
il sorriso, un dito che ti fermi sulle labbra?
Forse
per (ri)nascere domani dovrò un po' morire.
Scusami,
piove…è un momento così.
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