crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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mercoledì 13 gennaio 2016

Tre del mattino

L’ultimo sogno di un sonno decente
s’è fuggito con una elegante piroetta.
Le nuvole paiono fiocchi di cemento
appiccicati a una coltre di pece nera.

L’alito di salmastro viene dal canale
-è respiro di reti fatiche senza tempo-
pensieri, parole sono guizzi argentei
imprigionati nella pania della mente.

Ho rovesciato il calamaio della notte
è un caos di lettere, versi e intenzioni
la poesia rimane utopia e fa capolino
dai fiocchi di cemento -irride- si cela.

Surreale susseguirsi di grigio e nero,
vecchio cemento crepato e cielo pece
-i fiocchi colano trementina e colore-
e la calle è pinacoteca claustrofobica.

Tre del mattino. Appunti sguaiati. 


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