crepuscolare intesa tra versi e immagini.

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lunedì 11 luglio 2016

Dio, ma è già domani?

Se riesco a dipanare questo filo sudato
-indolente e appiccicaticcio- dei ricordi 
forse riesco ad avvolgerne la matassa.

(la memoria ormai è come una vecchia
scatola di latta orfana dei suoi biscotti
e le date sono biglie di vetro impazzite)

Non voglio dedicare terzine senza fiato
a chi da troppo tempo lotta con la vita
a chi pretende il domani serenamente.

(la memoria è una giara di terracotta
cassa armonica di serenate cristalline
e i versi danzano l’amore nota su nota)

A te che ogni volta stupisci l’almanacco
e che regali sorrisi dolcissimi nel dolore
a te -anima mia- regalo questo respiro.

Dio, ma è già domani? Auguri. 


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